Tuesday, 5 July 2011

Vincenzo MESSANA - Fra Sicilia e Burdigala nel IV secolo: gli intellettuali Citario e Vittorio (Aus., Prof., 13 e 22)


Su Citario e Vittorio, che insegnarono nella famosa scuola di Burdigala, l'unica fonte letteraria è Ausonio, il quale li celebra in due distinti ritratti nella Commemoratio professorum Burdigalensium: il primo, grammaticus Graecus in quella scuola, è dal maestro del futuro imperatore Graziano detto Siculus Syracusanus (Aus., Prof., 13 [Citario Siculo Syracusano Grammatico Burdigalensi Graeco]); sul secondo, subdoctor sive proscholus nella medesima scuola (Aus., Prof., 22 [Victorio Subdoctori sive Proscholo]) – riguardo specificamente al suo rapporto con la Sicilia – il medesimo Ausonio scrive: [...] de Siculo litore transieras (ibid., v. 20).
Alla luce di talune affermazioni nel recente dibattito storiografico intorno a Citario e Vittorio, si pongono alcuni interrogativi, fra i quali:
- Citario fu cristiano? Egli è da identificare con Citherius rhetor (ICUR, II, p. 461 = Anth. Lat., I, 22, 484b)?
- Vittorio fu cristiano?
- A cosa allude precisamente Ausonio nella sua commemoratio di Vittorio con l'espressione Siculum litus e il relativo contesto prossimo?
- Citario e Vittorio poterono avere contatti con gli ambienti del cenacolo professorale burdigalense che nutrivano simpatie per il priscillianismo (cfr. Aus., Prof., 5 [Attius Tiro Delphidius Rhetor]; Sulp. Sev., Chron., 2, 48, 1; 2, 51, 2)?   

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