Tuesday, 5 July 2011

Salvatore Costanza - Cartagine in Salviano di Marsiglia: alcune puntualizzazioni


Di Salviano di Marsiglia, riscoperto e valorizzato come storiografo soltanto in questi ultimi lustri – da Adalbert-Gautier Hamman a José Maria Blázquez Martínez, a Vincenzo Messana, a Francesco Paolo Rizzo, a Salvatore Costanza –, si puntualizzano il significato e la portata storica di alcune espressioni del De gubernatione Dei, insieme ai rispettivi contesti di esse, riguardanti Cartagine, fra le quali:
- princeps et quasi mater di tutte le città d'Africa e in Africano orbe quasi Roma (Salv., Gub., 7, 16, 67);
- già in possesso di tutto quanto permette di organizzare e reggere una res publica (Salv., Gub., 7, 16, 67-68);
- urbs christiana, [...] urbs ecclesiastica quam quondam doctrinis suis apostoli instituerant (Salv., Gub., 7, 18, 79);
- fra le altre Africae civitates piene di impuritates monstruosae, principalmente illic regina et quasi domina, al tempo dell'opera moralizzatrice dei Vandali (Salv., Gub., 7, 22, 94).
Implicitamente coinvolgenti gli abitanti di Cartagine appaiono i riferimenti di Salviano al culto di Caelestis, Afrorum daemon (Salv., Gub., 8, 2, 9-11).
Tali espressioni e riferimenti di Salviano, opportunamente contestualizzati, vengono esaminati anche alla luce di altre fonti – non solo letterarie –, nonché di studi specialistici di cui al dibattito storiografico più o meno recente sul medesimo Salviano.   

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